19th Ave New York, NY 95822, USA

Chiedi Perdono!

Sì, Chiedi perdono!

Nessuno è perfetto, si sa. Chi non ha mai sbagliato scagli la prima pietra. Ma periodi come quello che stiamo vivendo ci fanno capire sempre di più che niente come gli affetti più sinceri, le persone che amiamo e che ci amano, meritano la nostra attenzione, la nostra cura e il nostro perdono.

please forgive me foto da Pexels
Please forgive me – pexels-brett-Jordan

 

Perché perdonare può far bene anche a noi

Se qualcuno ha sbagliato ma chiede perdono, si potrebbe pensare di accettarlo.Se sbagliamo noi? Riusciamo a chiedere perdono? Non è sempre facile perdonare ma non lo è nemmeno chiedere perdono. L’hai mai chiesto? L’hai mai ottenuto? Come sei stato dopo aver risolto? Meglio, non è così? Ecco, allora se sei tu a dover perdonare, pensaci bene. Fatta un’attenta analisi, un accurato esame di coscienza, possiamo sempre fare qualcosa di più per stare meglio con noi stessi: perdonare, appunto.
Se ci si rende conto di aver ferito qualcuno, è il caso di ritornare sui propri passi. Senza orgoglio, senza paura. Solo pensando a ciò che la nostra coscienza ci suggerisce.
Guardiamoci allo specchio, cosa vediamo? Riusciamo a sorriderci, a ringraziarci, ad apprezzare quell’immagine che riflette chi siamo?

Se c’è ancora qualcosa di irrisolto, non rimandiamo!

Corriamo ai ripari e facciamo quel che possiamo per risolvere la situazione.
A che serve mantenere quella questione di principio se poi non si va nel vero interesse nostro e dell’altra persona? Soprattutto se è una persona a cui teniamo davvero, proviamo a chiedere scusa. Proviamo a chiedere perdono. E proviamo anche a donarlo, se richiesto.
Non riesci a parole? Puoi provare a buttar giù qualcosa per iscritto. Prova a liberarti di ciò che pesa nel cuore. Prendi una penna, una matita, un PC, un tablet, un foglio-note del tuo smartphone e butta giù. Anche la tua rabbia, i motivi della tua delusione, tutto quello che ti passa per la testa. Scrivi cosa ti ha fatto male.
Non pensare troppo, altrimenti ti blocchi e non arrivi al cuore della questione. Continua a liberarti.

Donatella Briganti ghostwriter
Donatella ghostwriter
Scrivere è una catarsi, ti purifica e ti libera

Poi tieni da parte ciò che hai scritto e rileggilo dopo un po’, il giorno o la settimana seguenti, quando ti va, quando ti senti pronto per elaborare le tue stesse parole, i tuoi stessi sentimenti. Quando la rabbia è passata, quando hai capito tutto e hai chiaro davanti a te cosa sia potuto succedere e hai capito di aver sbagliato, fai un passo avanti. Regalati il perdono che donerai a quella persona. Oppure il perdono che chiederai, se sai di aver sbagliato. Se sei pentito, fatti avanti. Se è un’altra persona ad aver sbagliato ed è pentita, se ha realizzato di aver sbagliato, compatiscila. Vivi con quella persona quella sua passione.
Che sia grave o meno, tutti abbiamo qualcosa da perdonare o da farci perdonare. Scacciamo via quella corazza fatta di tristezza, di rabbia, di aspettative disattese. Sentiamoci leggeri e sorridiamo ad una nuova opportunità. Se scriviamo ciò che proviamo riusciamo meglio a prendere consapevolezza.
Possiamo scrivere quel perdono e consegnarlo a chi è lì ad aspettarlo o a chi vogliamo chiederlo.

Un Consiglio?

Sii te stesso e scrivi a parole tue cosa hai vissuto e perché hai deciso di perdonare o di chiedere perdono, cosa rappresenta per te quella persona. Oppure spiega perché quel passo è per te così importante. Sta meglio non solo chi è perdonato ma anche chi perdona.
Se quella persona è davvero importante per te, cerca la soluzione.
Non riesci a scrivere il tuo perdono ma vorresti farlo? A volte la soluzione potrebbe essere una ghostwriter.
Contattami, spiegami cosa è successo, passami i tuoi appunti. Non fa niente se sono disordinati, passameli lo stesso. Dimmi tutto. Raccontami, ti aiuterò a scrivere una nuova pagina importante della tua vita fatta.
Un’attrice delle parole lo fa. Si cala nei tuoi panni, cammina con le tue scarpe, usa le tue parole. Perdona con te e chiede perdono con te.

 

Post Correlati

Leave a comment